non è invadente però non sta sulle sue
la ‘e’ aperta ci distingue tra i vernacoli
alla stazione non ti sbagli i treni sono due
uno per Salerno uno per Napoli
non è invadente però non sta sulle sue
la ‘e’ aperta ci distingue tra i vernacoli
alla stazione non ti sbagli i treni sono due
uno per Salerno uno per Napoli
il posto dove vivo è appassito con gli anni
c’era il lavoro c’erano le fabbriche grandi
c’era chi investiva nella terra degli avi
chi alzava la voce per i figli e i compagni
adesso o si scappa e si resta per mancanza di coraggio
non vivo bene ma per stare qua m’arrangio
il legame è viscerale me l’hanno dato in omaggio
alla nascita e piango se sto piu di un giorno in viaggio
il posto dove vivo m’ha dato e m’ha tolto
più tolto che dato l’ho detto in passato
mi ha tolto l’opportunità di affermarmi qua
e m’ha dato quella di riconquistarmela
mi ha dato il negozio di mia mamma e di mio papà
il rispetto guadagnato si fa credibilità
riflessa su di me si fa responsabilità
devo essere all’altezza o tutto si cancellerà
e so che quando mi presento come figlio loro
è come avere un dono è come fossi loro
mi trattano come loro
trovo le porte aperte questo ad insegnarmi
quando semini per bene il raccolto sfama per anni
non è invadente però non sta sulle sue
la ‘e’ aperta ci distingue tra i vernacoli
alla stazione non ti sbagli i treni sono due
uno per Salerno uno per Napoli
non è invadente però non sta sulle sue
la ‘e’ aperta ci distingue tra i vernacoli
alla stazione non ti sbagli i treni sono due
uno per Salerno uno per Napoli
uno per Salerno e uno Per Napoli e restiamo qui
nelle stradine in centro ci confidiamo agli oracoli
impariamo a distinguere sciocchezze da veri ostacoli
narrano i cantori storie quotidiani miracoli
m’ha dato la capacità di sapermi rapportare con le persone
di trattarle senza guardare la posizione
senza leggere il cognome
lo spessore umano non la professione
m’ha dato amicizie lunghe amicizie corte
amicizie storte o fino alla morte
amicizie coltivate o belle e pronte
amicizie nate morte
o spezzate dalla sorte
m’ha dato la scala A primo piano e secondo piano
dove tutto è nato dove sempre ritorniamo
e se qualcosa va storto io passo al secondo piano
nel senso proprio che me ne salgo al secondo piano
è di casa mia che racconto
scrivevo e mi sono accorto
che il mio posto non m’ha tolto
semplicemente non m’ha dato perché me l’hanno spolpato fino all’osso
non è invadente però non sta sulle sue
la ‘e’ aperta ci distingue tra i vernacoli
alla stazione non ti sbagli i treni sono due
uno per Salerno uno per Napoli
non è invadente però non sta sulle sue
la ‘e’ aperta ci distingue tra i vernacoli
alla stazione non ti sbagli i treni sono due
i treni sono due
i treni sono due
i treni sono due
i treni sono due
uno per Salerno uno per Napoli
uno per Salerno uno per Napoli